Dotare Sestu di postazioni DAE sul territorio è una battaglia di civiltà, una battaglia per la vita.

“Il benessere e la felicità di una comunità, si evincono anche dal livello di partecipazione alla vita sportiva dei Cittadini, nonché dalle strategie poste in essere dalle Amministrazioni, per fare in modo di poter avvicinare tutti i residenti (ma in particolar modo le fasce di età più giovani) alla pratica sportiva, intesa non solo come attività prettamente agonistica, ma soprattutto come aspetto ludico, formativo e di prevenzione delle devianze minorili e/o problematiche sociali.”

La morte biologica irreversibile è la naturale evoluzione dell’arresto cardiaco ed è strettamente dipendente dal tempo che intercorre tra l’evento primario (arresto cardiaco) e la messa in atto delle manovre assistenziali. Il primo organo vittima dell’anossia, conseguenza dell’arresto, è il cervello: in pochi secondi si ha perdita di coscienza, mentre dopo circa 5 minuti si hanno danni irreversibili.
Per questo è fondamentale la precocità dell’intervento di defibrillazione sul territorio. In Italia, dal 2006 ad oggi si contano una media di 100 vittime all’anno per arresti cardio-circolatori. Morti improvvise di chi fa sport: sportivi professionisti ma in gran parte dilettanti.
I defibrillatori sono utili ma è necessario un ulteriore step: l’addestramento per le manovre di rianimazione (il corso BLSD, “basic life support defibrillation”) e nozioni di primo soccorso sono fondamentali, ed è dimostrato che così i defibrillatori possono fare molto per salvare la vita. Uno studio dell’americano Jonathan Drezner nelle High School degli Stati Uniti, dove sono attivi progetti PAD (luoghi di pubblico accesso forniti di macchine di defibrillazione) hanno evidenziato un indice di sopravvivenza del 65 per cento, rispetto a scuole dove prima il progetto PAD non era attivo, e dove l’indice di sopravvivenza si attestava all’11 per cento. In ambito sportivo sanitario, anche la nostra cittadina soffre della grave carenza legata alla mancata attuazione del Decreto del Ministero della Salute del 24 Aprile 2013.

Il decreto, prevede l’obbligo per le società sportive, di dotare gli impianti in cui vengono praticate le attività, di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), nonché di avere una figura che sia adeguatamente formata. Il Meetup Cittadinando Sestu intende attuare il progetto “Cuore che Batte” per dotare il maggior numero di impianti sportivi presenti sul territorio, di un DAE per garantire un primo soccorso agli utenti delle strutture. Il progetto, in una seconda fase, potrebbe essere esteso anche ad altri edifici pubblici come le scuole, ma non solo.

Verranno programmati e organizzati una serie di eventi per incentivare la partecipazione della popolazione sestese con il contributo delle società sportive che saranno i principali beneficiari dell’iniziativa facendosi trovare preparati qualora si dovesse presentare una situazione di “arresto cardiaco” a qualsivoglia persona sportiva e non.

I DAE acquistati verranno consegnati all’amministrazione in carica che stabilirà dove e come installarli o stilerà una graduatoria per priorità.

In una seconda fase attiveremo un sito internet dove la cittadinanza potrà trovare tutte le informazioni sull’arresto cardiaco, sull’uso dei defibrillatori, ma soprattutto verrà postata una cartina interattiva dove saranno segnalati tutti i defibrillatori che in futuro saranno presenti a Sestu (speriamo tanti).

Postazione DAE – Sestu, cuore che batte

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1 postazione DAE

Questo progetto è stato creato da

Stefano Lietz

Progetto: 2000.00 €
Raccolti ad oggi: 30.00 €